venerdì 16 ottobre 2015

recensione libro

Titolo: Benvenuti in Accademia
Serie: Le cronache dell’ Accademia
Autore: Cassandra Clare, Sarah Rees Brennan, Maureen Johnson e Robin Wasserman
Editore: Mondadori
Simon Lewis non avrebbe mai pensato di diventare uno Shadowhunter e invece è arrivata la sua grande occasione.
Il suo addestramento in Accademia ha inizio qui…

“Non venire a dirmi cosa posso o non posso fare, Julie” le disse con freddezza. “Io non posso dirti che esistono lupi mannari che valgono cento volte più delle chiappe Shadowhunter tue e di Jon. Posso dirti che sono stufo marcio di sentirti insultare i mondani e dirmi che io sono il tuo cocco che fa eccezione, come se a me importasse essere il cocco di tizi capaci solo di fare i prepotenti con i più piccoli e i più deboli. E infine posso dirti che farai meglio a sperare che questa Accademia funzioni e che ai mondani come me riesca l'Ascensione, perché, da quello che posso vedere da tutti voi, la prossima generazione Shadowhunters non sarà niente senza di noi.”
Che dire?! Da umile mondana, ADORO tutto quello che riguarda il mondo degli Shadowhunters e lo stile della mia adoratissima e veneratissima Cassandra!!
Benvenuti in Accademia poi, è una ventata di aria fresca all’interno di questa serie, poiché non più raccontato da un punto di vista né di Nephilim, né da un Nascosto, ma bensì da un Simon ormai tornato umano e quindi mondano. 
L’ironia con cui il poveretto affronta le sue disavventure e i suoi ricordi quasi del tutto sbiaditi, non solo rende la letture scorrevole, ma anche oltremodo piacevole.
Anche i personaggi secondari, compresi alcuni dei quali per cui, all’inizio, non provavo alcuna simpatia, vanno man mano trovando il loro spazio in un mondo che non smette mai di sorprendermi.
In conclusione… Cinque stellette per questo libro!!

“Ho appena fatto andare via la ragazza più stupenda che abbia mai incontrato, perché sono troppo un perdente per cercare di essere me stesso. Ecco il mio segreto: voglio essere un eroe, ma non lo sono. Tutti pensano che io sia un guerriero pazzesco, che ha evocato angeli, salvato Shadowhunters e salvato il mondo intero, invece è tutta una barzelletta. Non riesco nemmeno a ricordare quello che ho fatto. Neppure immagino come posso esserne stato capace. Non sono speciale, e non ne posso più di prendere in giro il mondo. Non so neanche cosa ci faccio qui...Ok, te l'ho detto. E tu ce l'hai un segreto che potrebbe battere il mio?” Da uno dei wc salì un gorgoglio profondo. Simon non si voltò nemmeno. Non era interessato ad investigare oltre. “Io non sono uno Shadowhunter” disse George tutto d'un fiato. Stare seduti su un wc non era il modo ideale per ricevere confessioni monumentali. Simon aggrottò la fronte. “Non sei un Lovelace?” “Si, lo sono.” La voce normalmente spensierata di George si era fatta seria. “Però non sono uno Shadowhunter. Sono stato adottato. Gli Shadowhunters che sono venuti a reclutarmi non sono nemmeno stati sfiorati dall'idea, non hanno pensato che qualcuno con sangue Shadowhunter nelle vene potesse volere un figlio mondano, gli desse un nome Shadowhunter e lo considerasse un figlio naturale. Mi sono spaccato la testa per decidere quando dire la verità, e alla fine ho deciso che sarebbe stato più semplice farlo una volta qui: per loro sarebbe stato meno faticoso 
lasciarmi restare anziché pensare a dove mandarmi. E così ho conosciuto gli altri, ho iniziato il corso e ho pensato che avrei potuto tenere il passo senza troppi problemi. Ho scoperto cosa pensano dei mondani. E mi sono detto che non avrebbe fatto male a nessuno mantenere il segreto, rimanere nella classe d'élite ed essere come tutti voi, solo per un po'.” Si infilò le mani in tasca e fissò il pavimento. “Però poi ho conosciuto te, e anche tu non avevi superpoteri, eppure avevi già fatto più cose di tutti gli altri messi insieme. Le fai anche ora, come passare alla classe dei mondani senza esserne costretto. Mi hai dato coraggio, e così sono andato dal rettore, gli ho raccontato la verità e sono stato trasferito anch'io. Sei stato tu. Tu per come sei ora, ok? Quindi piantala di dire che sei un perdente, perché io non seguirei un perdente in una camera piena di melma viscida né in un bagno ancora putrido, invece l'ho fatto.” George fece una pausa e poi riprese, deciso: “E mmi piacerebbe molto riformulare quest'ultima frase, perché detta così non suona benissimo, anche se non so perché”.


-Alla prossima, Giada.
“Sim” lo chiamò George sottovoce. “Consiglio flash: cavalcare viene meglio se tieni gli occhi aperti” “La mia ultima esperienza con l'equitazione risale alla giostra di Central Park” ribatté lui. “Scusa tanto se non sono il Signor Darcy di Orgoglio e Pregiudizio!”

Salve ragazzi,
sono tornata per parlarvi di “Benvenuti in Accademia” il primo inedito della nuova strepitosa serie che vede come protagonisti Shadowhunters e Mondani.
I racconti, come Le cronache di Magnus Bane, sono scritti da Cassandra Clare in collaborazione con Sarah Rees Brennan, Maureen Johnson e Robin Wasserman, e seguono le avventure di Simon Lewis, che non aveva mai pensato di diventare uno Shadowhunter ma, dopo essere passato da mortale a vampiro, comincia la sua “educazione extrasentimentale”.

“Quasi cambiò idea, una volta entrato con Catarina nella nuova stanza. Era molto più buia dell'altra, per quanto disposta pressoché nella stessa maniera. Le colonne dei due stretti letti singoli sembravano marce, mentre negli angoli della stanza la melma nera era quasi viscosa, e sembrava una ragnatela di sottili rivoli neri. “Non ricordo benissimo l'inferno...ma mi pare che fosse meglio di così” fu il suo commento.”



La serie è composta da:
Benvenuti in Accademia
L’ Herondale scomparso
Il demone di Whitechapel
Soltanto ombre
The evil we love
Pale kings and price
Bitter of Tongue
The fiery trial
Born to endless night
Angles twice descending

“Dovrebbero fare qualche bel depliant pubblicitario” propose Simon, e George sorrise. “Con la foto di un gruppo di loro, tutti super fighi, vestiti di nero dalla testa ai piedi. E sotto magari la scritta: PRONTO A DIVENTARE UN DURO?”


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