martedì 12 aprile 2016

editore:Lettere Animate Editore (20 marzo 2015)

Formato Kindle 0,99 


 





Nicola Mastrogiovanni vive un'infanzia difficile. La piccola casa in cui abita si trova in un condominio in cui la convivenza con i vicini è piuttosto difficile. La madre, Rosalba, è una donna dal carattere piuttosto docile e remissivo. Simone, il padre, è un operaio dal temperamento estremamente duro e maltratta la moglie. A causa del clima che si respira in casa, Nicola Mastrogiovanni non riesce a creare rapporti di amicizia con gli altri bambini che conosce. Quando frequenta la seconda elementare, il padre, frustrato dalla perdita del lavoro, dalla casa-bettola in cui vive e dall'amore ormai svanito per la moglie, scappa. La madre vive un periodo durissimo e Nicola sente il dovere morale di aiutarla. Rosalba apre una tabaccheria. Nicola, studente non molto brillante, quando può va ad aiutarla. Al termine degli studi superiori, Nicola inizia a lavorare a tempo pieno nella tabaccheria. Nel frattempo, ha sviluppato con la madre un rapporto di complicità malato, quasi maniacale, che gli impedisce di aprirsi alle altre persone. Eppure, a Nicola piace ascoltare quello che le altre persone si dicono. Questo è il suo vizio. Origlia le conversazione degli altri, in tabaccheria, fuori dal negozio, anche quando sta semplicemente passeggiando con la madre.
Ben presto, Rosalba si ammala e muore. Nicola è ormai adulto, ma per lui il dolore per questa perdita è fortissimo. A un mese e mezzo dal decesso, non riuscendo a distrarsi dalla sofferenza per la madre, prende una decisione radicale: chiude la tabaccheria per un mese e parte. Destinazione: l'ultima fermata del primo treno. Nicola arriva così a Bari. Il primo giorno, sfogliando un giornale locale, legge un articolo riguardante un uomo scomparso da un paesino della provincia.
Nicola esplorerà la città, scoprendone gli angoli più belli e interessanti. Ma non perderà il vizio di origliare le conversazione delle altre persone.

Inizio ringraziando un amico, che ho conosciuto grazie alla passione per la lettura, vi parlo dello scrittore esordiente Domenico Andrea Schiuma e mi scuso per questa attesissima recensione che avevo promesso molto tempo fa. Mi ha regalato questo romanzo senza che io lo conoscessi, fidandosi abbastanza da volere un mio giudizio. Spero di non deludere le sue aspettative. Parlando del romanzo ho capito che ogni scrittore ha il suo modo di scrivere e descrivere nei particolari quello che pensa, riportandolo su un foglio di carta e trasportando il lettore in quei luoghi veri ed esistenti. Ho conosciuto il protagonista del libro e sento che (opinione mia) non è proprio una storia inventata, ma che in parte sia la storia di qualcuno. Forse è stato bravo l'autore a farci credere che esista davvero. Scusate, ma ho tante di quelle cose da scrivere che non so da dove iniziare. Entra talmente nei particolari, capitolo per capitolo che vorrei poter fare una recensione degna di un romanzo del genere, ma non posso scrivere tutto nei dettagli, poichè non sia una mossa astuta verso lo scrittore, lasciando che sia la curiosità a spingere i lettori ad acquistare il romanzo. Tutta la storia si ambienta a Bari, una città della Puglia. Nicola, il nostro protagonista, dico il nostro, perchè ho avuto l'impressione di averlo conosciuto davvero. Racconta la sua esperienza di vita e lo stesso fa con le storie di tutte le persone che incontra nel suo cammino. Il suo svago è sedersi nei posti affollati ed ascoltare le discussioni altrui, per poi contemplarle da solo nella sua camera d'hotel. Odia ascoltare i discorsi sul cibo, alzando gli occhi al cielo e sbuffando ogni qualvolta gli giungano alle orecchie, dando così un velo di ironia, rendendo il romanzo piacevole. È sempre alla ricerca di storie significative, quindi, esce giorno per giorno e ritorna in hotel con la stessa delusione dei precedenti. Fin quando un venerdì, a tarda ora, la storia che tanto aspettava gli giunse alle orecchie. Vide un ragazzo sedersi accanto a lui e, capì che stesse aspettando qualcuno. La risposta non fu tarda ad arrivare, che una ragazza si avvicinò al giovane e... oh-oh! Sono entrata in modalità Andrea Schiuma, scendendo troppo nei particolari, ma questo è il bello del romanzo. Cari lettori, vi faccio un piccolo appunto, dovete assolutamente arrivare alla fine perchè ci sono colpi di scena che io stessa non avrei mai immaginato. E bravo ad Andrea, mi hai "fregata"! Per dirla tutta, voglio un seguito, poichè ho la netta sensazione che ci sia. Questo libro è un miscuglio di generi, biografico, culinario, romantico e perlopiù di dialogo personale. Se devo dire la mia, ho trovato tracce di Google Maps, per cui, se un giorno dovessi avere l'opportunità di andare a Bari, non mi perderei di sicuro. Consiglio questo romanzo, primo, perchè è curato nei particolari e secondo, la scrittura è scorrevole, non ci sono grandi paroloni, quindi fatto apposta per l'italiano medio, non che sia un'offesa, piuttosto, vuol dire che entrerà negli scaffali di molti.

Angela
buona lettura

Nessun commento:

Posta un commento