lunedì 27 luglio 2015

Recensione: Libri

CLASSIFICAZIONE: Letteratura straniera
GENERE: Romanzo
SOTTOGENERE: Avventura, Distopia, Fantascienza
AUTORE: Veronica Roth
CASA EDITRICE: DeAgostini
ANNO: 2012
SERIE: Divergent
LIBRI: Divergent, Insurgent e Allegiant
PROTAGONISTI: Beatrice “Tris” Prior, Tobias '' Quattro'' Eaton









 TRAMA:

Una scelta può cambiare il destino di una persona... o annientarlo del tutto. Ma qualsiasi essa sia, le conseguenze vanno affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca disperatamente di salvare tutti quelli che ama e se stessa, e di venire a patti con il dolore per la perdita dei suoi genitori e con l'orrore per quello che è stata costretta a fare. La sua iniziazione avrebbe dovuto concludersi con una cerimonia per celebrare il proprio ingresso nella fazione degli Intrepidi, ma invece di festeggiare la ragazza si è ritrovata coinvolta in un conflitto più grande di lei...

RECENSIONE:

Inutile negare che conosco questa trilogia, solo dopo che qualcuno ha approfittato della scia di film “The Hunger Games” per poter proporre qualcosa lontano da tutta la storia, eppure così vicino da dover decidere se fare i complimenti alla Roth per aver fatto un copia-incolla alla propria maniera, o se è stata così brava da poterne fare qualcosa di unico seppur simile.
Nulla da dover biasimare a nessuna delle due cose, soprattutto se non si conoscono le reali stesure dell’autrice che potrebbe aver deciso di fare il proprio lavoro prima della Collins, solo che quest’ultima potrebbe aver avuto più fortuna a farsi pubblicare il proprio operato in maniera più celere di quella della Roth.
Quasi mi duole dover iniziare facendo un paragone tra le due trilogie, ma è inevitabile catapultarsi in un mondo dove il cattivo è una donna di nome Jeanine Metthews che crede di poter risolvere tutto quanto sterminando buona parte di quelle persone che vivono in quel mondo distopico, e poter mantenere il controllo di tutto, mentre nell’altra il cattivo si chiama Snow ed è un uomo.

-SPOILER- Potete sorvolare la parte in rosso per non rovinarvi la storia!
Per chi non avesse ancora letto il primo capitolo di questa trilogia, è bene specificare almeno in cosa consiste.
Si tratta di un mondo distopico, dove vi sono 5 fazioni, e ognuno di esse ha un nome che li identifica:

·         I Candidi, che ritengono che la colpa della guerra sia l'ipocrisia, sono sinceri e dicono sempre la verità. Si occupano della legge.
·         I Pacifici, reputando la malvagità la maggiore causa della guerra, sono gentili e rigettano l'aggressività. Sono assistenti sociali, consulenti e coltivatori di terre.
·         Gli Eruditi, secondo cui la guerra è conseguenza dell'ignoranza, seguono la via della conoscenza e dedicano la vita alla cultura. Lavorano come insegnanti, scienziati o ricercatori.
·         Gli Abneganti sono convinti che l'egoismo sia il motivo principale della guerra, sono al servizio degli altri per tutta la loro vita. Per questo loro comportamento altruistico gli è stato affidato il governo.
·         Gli Intrepidi, che credono che la guerra sia causata dalla codardia, sono coraggiosi e forti. Per queste loro caratteristiche vengono definiti anche pazzi, ma mantengono l'ordine all'interno della città.

In tutto questo voler rinnegare la guerra per i motivi più disparati, inevitabilmente ci si finisce dentro.
Nel primo capitolo si parla molto di queste fazioni, e si accenna poco, o quasi niente, di una fazione di nessuna importanza: gli Esclusi. Non sono altro che tutte quelle persone che non sono riuscite ad identificarsi in nessuna delle fazioni, e che quindi sono stati gettati per strada a vivere di stenti, o di quello che erano in grado di dare loro gli Abneganti.
In buona sintesi in questo capitolo vediamo i due protagonisti (uomo e donna, perché a quanto pare è abbastanza difficile pensare che si è incapaci di vivere senza qualcuno accanto, quindi bisogna sempre che ci sia un protagonista-antagonista, che ahimè, in entrambe le trilogie, si tratta del ragazzino più sfigato, ma che alla fine si rivela il più forte di carattere senza perdere la bontà d’animo) che riescono a fuggire da una guerra iniziata dagli Eruditi capitanati dalla grandiosa genialità di Jeanine Metthews. Da qui inizia tutta la parte più noiosa del libro dove vi sono recitate a pennello tutti i pensieri della ragazzina che ha perso tutta la sua famiglia, tranne il fratello. Lo shock per aver ucciso l’amico, e le macchinazioni per poter fermare la pazzia della donna capace di controllare tutti con un siero apposito. L’uomo che diventa una macchina.
Finché, quasi a 140 pagine dalla fine del libro, finalmente si muove qualcosa e l’eroina Tris, decide di immolarsi per il popolo, per far sì che Jeanine possa smettere di uccidere persone con le sue macchinazioni crudeli. Ovviamente Tobias, non poteva lasciare che la sua amata vivesse e morisse lì dentro senza di lui, quindi si immola anche lui specificando alla principessa Tris, che: “Se muori tu, muoio anche io!”, ma sono i protagonisti quindi non muoiono, perché – colpo di scena – li aiuta Peter, il ragazzo tanto odiato da entrambi perché un bastardo senza paragoni. In qualche modo si sentiva in debito con Tris, e quindi la fortuna volge dalla parte dei due.
Da qui inizia, finalmente, a muoversi sul serio tutto. Torna a casa, e insieme agli Esclusi, dove si scopre esserci a capo la madre di Tobias, che credeva morta, gli Insorgenti escogitano un piano per andare a distruggere tutti i dati degli Eruditi e uccidere chiunque decidesse di ostacolare il loro cammino, anche se fossero stati degli innocenti.
Marcus, il padre di Tobias, è a capo del governo degli Abneganti, conosce qualcosa di cui nessuno è a conoscenza e ne parla con Tris, che decide di “tradire” il fidanzato per conquistare il file richiesto e renderlo pubblico in modo tale che tutto si risolva veramente, e che cambi ogni cosa nel mondo. Almeno quello che lei ha sempre conosciuto.
Tobias, tanto amato dalle critiche, per me è un piccolo arrogante che non fa altro che mettere in discussione qualsiasi cosa possa dire o fare Tris perché crede che le sue condizioni non siano adatte a farla ragionare con giusta razionalità. In realtà non accetta che gli si vada contro, o che non gli si dia ragione. Forse perché è un ragazzo di 18 anni e quindi non ci si può aspettare molto, o forse perché Tris è più forte di lui e questo lo spaventa.
Alla fine però, tutto è bene quel che finisce bene, riescono a recuperare il file, ad uccidere Jeanine, e a vedere il contenuto importante che tutti i capi governo tenevano nascosto.
-FINE SPOILER-

Bene, considerando che avevo delle perplessità sul primo libro, non nascondo che questo mi stava facendo credere di avere ragione ad ascoltare la parte di me che diceva di dover smettere di andare oltre, e che forse sarebbe stata la prima volta che potevo dire di preferire il film al libro. Ma, devo ammettere, che alla fine mi ha lasciato con la curiosità bella e buona di capire come va a finire tutto quanto.
Consiglio la trilogia, in quanto racconta una buona storia su quello che in realtà potrebbe essere esattamente il mondo in cui viviamo, ma al quale non diamo definizioni ai generi racchiudendoli in fazioni. Questo libro è sicuramente scritto meglio del primo, meno scorrevole, forse, ma più corretto.
Un libro per ragazzi, ma in grado di far appassionare, seppur non in maniera totalizzante, anche donne e uomini di età maggiore.
                                                                          
- Venusinfabula

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