lunedì 17 agosto 2015

Recensione Libri

Autore: Irene Frei Gonzalez
Titolo: Il tuo nome scritto nell’acqua
Genere: Letteratura internazionale
Pagine: 211
Editore: TEA

Data uscita: 31/03/2000




Autrice:

Irene González Frei è lo pseudonimo scelto dall'autrice per questo suo primo romanzo, vincitore nel 1995 del prestigioso premio spagnolo per la letteratura erotica «La sonrisa vertical». Della sua vera identità si sa soltanto che è una giovane studentessa latino-americana e che risiede attualmente in Italia.


Trama:

Quarta di copertina
E' uno strano sogno a far presagire a Sofia un evento destinato a imprimere una svolta decisiva alla sua vita, salvandola da un matrimonio deperito tra quotidianità ed eccessi erotici e riconciliandola con sé stessa. Nel sogno, si era trovata davanti a uno specchio e vi era scivolata dentro, sovrapponendosi alla propria immagine in un bagliore di felicità. E il giorno dopo, nella realtà, Sofia incontra Marina, una giovane donna che le somiglia in modo sorprendente. L'attrazione è subito magica, forte, totale, e diventa complicità, comunione d'anime e corpi, bisogno di fuga da tutto e da tutti. Partire allora, lasciare Madrid alla volta dell'Italia, vivere la stessa vita e dividere ogni cosa, ogni emozione, ogni piacere, fino in fondo, fino a diventare una sola persona... Nel solco della nuova narrativa erotica femminile, Irene Gonzalez Frei affida alla storia luminosa e nera di Sofia e Marina il compito di dar voce con coraggiosa sincerità ai deliri, ai piaceri e alle sofferenze di un eros acceso e violento.



Recensione:


Una quarta di copertina riuscitissima. Una scrittrice che rileggerei volentieri se solo avesse scritto altro. Lascia col fiato sospeso, con la voglia inarrestabile di sapere sempre di più. Quasi si tralasciano i particolari dove tutto sembra irreale, ma forse a volte la realtà sta proprio nel non considerare normale il colpo di fulmine e trovarcisi catapultati dentro come niente fosse.
È una storia d’amore, di violenza, di eros e sesso, di incanto e disillusione, di gioia amara che resta in bilico (come ad attendere che finalmente possa tirare l’ultimo respiro, e andare in pace). C’è tutto quello che in realtà non credo di aver letto in altri libri, e mi rammarica sapere che non ha scritto altro.
È l’apoteosi della donna, e la sua trascendentale distruzione. Un percorso psicologico pieno che non lascia trasparire nulla di buono. La follia dell’uomo e della donna, e della donna con la donna, e dell’uomo con l’uomo.
Sono Marina e Sofia. O Chiara.


-Venusinfabula

Nessun commento:

Posta un commento