Titolo: I diari delle streghe – La prigioniera
Autore: Lisa Jane Smith
Traduzione: Falcone P.
Casa editrice: Newton Compton – collana Nuova narrativa
Newton
Pubblicazione: nel 1992 negli Stati Uniti e il 30 luglio
2009 in italiano
Pagine: 153
Prezzo: cartaceo 13,90€
Autore: vedi recensione “I diari delle streghe –
L’iniziazione”
Trama:
Cassie è stata accolta nella misteriosa setta delle
streghe di New Salem, il Circolo segreto, un mondo di inebrianti piaceri e
vertiginose passioni. Ha acquistato un potere nuovo, straordinario. Ma ancora
non sa che tutto questo ha un prezzo, e che se la magia non viene usata con
parsimonia può avere conseguenze devastanti. Quando il Circolo sarà minacciato
dalle ambizioni del tenebroso Adam, il ragazzo di cui si è innamorata, Cassie
dovrà scegliere: salvare New Salem o cedere e assecondarlo nella sua folle
impresa. Una decisione che finirà inesorabilmente per sconvolgere i delicati
equilibri del Bene e del Male, liberando nelle sfere più oscure di un universo
ignoto una furia mai immaginata.
Recensione:
Se devo essere sincera mi aspettavo di più. Non
tanto come contenuto ma proprio come durata o intensità delle vicende; si
arriva un po’ troppo in fretta alla conclusione, anche se conclusione poi non
è, data l’esistenza di altri cinque libri; ma comunque resta una bellissima
storia e a dirla tutta anche meno “spinta” del libro precedente (spinta nel
senso di forzata): solo alla fine si arrivano a capire dettagli importanti,
cosa che prima invece non accadeva, essendo già tutto palesato nella trama (e
ci tengo a dire che personalmente non sono per niente d’accordo con la stesura
della trama di questo capitolo, molto poco vera!). Ancora qualche errore nella
traduzione, ma perdonabile a mio avviso, visto che la storia resta
comprensibilissima e comunque avvincente! Ad un certo punto ho avuto i brividi,
riuscendo quasi ad immedesimarmi nel racconto (ma io ho il “brivido facile”
quindi in realtà faccio poco testo). L’ho trovato molto ben scritto e pieno di
dettagli. Ancora una volta un finale decisamente aperto che ti lascia la voglia
di buttarti immediatamente nella lettura del terzo libro.
E con questo, appunto, non vedo l’ora di immergermici e di
raccontarvelo!
-Barbara
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