Titolo: I diari delle streghe – La maledizione
Autore: Lisa Jane Smith (Aubrey Clark)
Traduzione: Martini M. L.
Casa editrice: Newton Compton – collana Nuova narrativa
Newton
Pubblicazione: 2013
Pagine: 233
Prezzo: cartaceo 12,90€ - ebook 4,99€
Trama: Per la prima
volta da quando si è trasferita a New Salem ed è entrata a far parte del
Circolo delle streghe, Cassie assapora il piacere della normalità.
Trascorre le sue giornate insieme a Adam, la sua anima
gemella, e si sta facendo nuovi amici in città. Tuttavia, non è e non potrà mai
essere una ragazza come le altre: l’incredibile potere che custodisce la lega
alla setta di cui fa parte. Quando una terribile tragedia si abbatte su di lei
e sul suo Circolo, Cassie capisce di non avere scelta: un nemico minaccia la
congrega delle streghe e chiunque di loro potrebbe essere la sua prossima
vittima. I membri del Circolo si trovano ancora una volta costretti a lottare
per sopravvivere: si formano nuove alleanze, le amicizie più solide vengono
messe alla prova e diventa sempre più difficile capire di chi ci si può fidare
e chi, invece, si deve temere. Cassie riuscirà a sfuggire a un male oscuro e a
salvare il Circolo delle streghe?
Recensione: Dunque… come da presupposizioni, dopo il cambio
di scrittrice, l’ho trovato cambiato rispetto ai precedenti quattro, scritti un
decennio prima e la prima differenza sta proprio in questo: ho trovato assurdo
che nella linea temporale della storia siano passati solo pochi mesi, ma la
realtà è completamente stravolta come se dieci anni fossero passati davvero;
nei primi libri si faceva esplicitamente riferimento a “tecnologia ormai
obsoleta” come cercapersone o vecchi
stereo, proclamando persino che chi aveva la stanza invasa da questa tecnologia
doveva avere un mucchio di soldi (e ormai sappiamo che chiunque nel ceto medio
si ritrova la casa inondata di tecnologia!) mentre in questo hanno cellulari,
auto di ultima generazione, tinte per capelli decisamente fuori moda negli anni
’90… insomma non mi è piaciuto un granché questo cambio generazionale in pochi
mesi… oltre a questo devo dire che anche i caratteri del gruppo di protagonisti
sono stati delineati in maniera differente, soprattutto quello di Diana, prima
sempre buona e gentile e vogliosa di instaurare un rapporto con gli esterni
nonostante i pareri del gruppo, ora un po’ lunatica e scontrosa, con gli
esterni in particolare! A dirla tutta anche il carattere del tenebroso Nick mi
è parso cambiato, ok che nel precedente libro c’era stata una svolta con Cassie
che potrebbe effettivamente averlo fatto aprire, ma prima considerava
scarsamente le questioni del club, ora dice la sua molto spesso ed esige
considerazione. E proprio Cassie è decisamente molto più frivola! Ed ancora le
formule magiche che cambiano struttura e “modo d’uso”. Ma dopotutto, il
racconto in sé l’ho trovato ugualmente molto piacevole, più lento lo
svolgimento dei fatti e di conseguenza maggiormente delineati, senza nulla
togliere, però, alla scorrevolezza del testo; alcune cose le ho trovate un po’
forzate, specialmente il finale (assurdo che ne “Il potere” la nonna, nel
momento della sua morte, non le abbia rivelato cose così importanti? O che la
zia Costance non ci abbia mai pensato in tutto quel periodo?). Ma, alla fine,
nel complesso mi è piaciuto, poiché la trama nelle linee generali non è molto
cambiata ed è ritornato il finale apertissimo che ti lascia la voglia di
proseguire e, beh… me l’ha lasciata!
-Barbara
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