Titolo: La notte degli angeli caduti
Titolo
originale: Avenger's angel
Autore:
Heather Killough-Walden
Editore: Leggereditore
Pagine: 389
Prezzo: 10,00 €
In un tempo assai lontano, il Vecchio chiamò a raccolta i
suoi quattro arcangeli prediletti: Michele, Gabriele, Uriel e Azrael, e indicò
loro quattro stelle del firmamento che brillavano più delle altre. Disse agli
arcangeli che desiderava ricompensarli della loro lealtà e che in dono
avrebbero ricevuto delle anime gemelle. Fu così che il Vecchio creò quattro
femmine perfette, che chiamò le cherubine. Tuttavia, prima che gli arcangeli
potessero rivendicare le loro compagne, le quattro cherubine furono allontanate
dal regno e disperse dal vento. Gli arcangeli decisero quindi di abbandonare il
proprio mondo, per scendere sulla Terra e ritrovarle. Per migliaia di anni gli
arcangeli le hanno cercate, ma non sono stati gli unici a raggiungere il regno
dei mortali per dare la caccia alle cherubine. Qualcuno li aveva seguiti...
E' la prima volta che incontro degli angeli in un urban
fantasy e l'esperienza è stata piuttosto controversa. Perché mi è piaciuto quel
tanto da farmi desiderare di leggere giorno per giorno e ora per ora, ma mi ha
fatto scappare la pazienza una pagina sì e l'altra pure.
Al di là della trama scritta sopra, l'idea dell’autrice è
palese: un libro per ogni arcangelo più il quinto dedicato a Samael. Spero
davvero tanto che in ognuno dei primi quattro l'arcangelo incontri la famosa
cherubina.
La storia, sia quella del libro, sia quella dei cinque
libri, non è brutta. forse un po' troppo fuori dai limiti, ma un po' d'amore e passione ultraterrena non
mi dispiace. Alcune cose non mi
convincono: l’idea di inserire un vampiro/arcangelo buono o cattivo non va bene
per i miei gusti. Certo ci vuole l’antagonista nella maggior parte delle storie
ma io di buona non credente che sono, quando ho letto che l’arcangelo era
vampiro… sono rimasta basita.
La battaglia… è
descritta veramente un po' così. Certo, il fulcro della storia è un altro, ma
un po' di cura in più non sarebbe stata male. Sarebbe stato bello se tutto
fosse descritto al meglio, mettendo in risalto il più del dovuto e tralasciando
solo le piccole cose.
Togliendo tutte le ripetizioni il romanzo si sarebbe
abbreviato di un terzo e avrebbe tediato i lettori nove decimi di meno. I
poteri degli arcangeli sono solo abbozzati e vengono usati come fa comodo alla
storia. Ancora rido alla scena in cui Uriel spegne l’allarme della libreria con
i suoi poteri! Raga le risate!
I personaggi sono ben descritti, ho amato il cambiamento di
essi da quando sono durante la Terra: Uriel da angelo della vendetta diventa
dolce e amorevole. Amo anche il fatto che, per motivi annuali chiamiamoli così,
devono viaggiare in lungo e largo. I cattivi ... sì viene spiegato cosa
vogliono ma sembrano comunque inconsistenti. Samael è l'unico sempre coerente a
se stesso, ma anche lui, sul finale, non è ben chiaro cosa faccia.
Personaggi: Eleanor è la coprotagonista. E' indubbiamente
una ragazza forte, ne ha passate un bel po' e cerca di non perdere se stessa in
questa guerra più grande di lei. Trova la storia delle cherubine estremamente
maschilista peccato che poi le vada in fusione il cervello appena vede il suo
angelo e lui fa di tutto per essere il più antipatico possibile. Poi si chiede
perché lei si faccia abbindolare da Samael.
Uriel è l'angioletto di turno. In questa terra di mortali si
è adattato a fare l'attore, con il nome di Christopher Daniels. E' piuttosto
arrogante, prepotente, saccente e anche un po' infantile. Sarà anche
bellissimo, ma ti tira fuori le sberle ogni tre pagine. Ma nell’inizio forse
solo io ho notato delle sfumature di debolezza e nostalgia che mi ha fatto
pensare durante tutta la lettura. Per fortuna l'amore lo ridimensiona,
soprattutto quando lei si rifiuta di farsi mettere i piedi in testa. Molto
tenero nel finale.
Gabriel è maleducato e per fortuna compare poco :D
Azrael e Michele compaiono poco, ma sembrano i più equilibrati
e i più pazienti. Insomma, i più angeli.
Samael... ecco, sarà anche cattivo e intrigante, ma almeno
si comporta sempre a modo. Certo, manipola un po' la testa altrui, ma almeno
non sbotta con volgarità
La Killough-Walden non scrive male, ha uno stile fluido che
si lascia leggere con piacere. Tende ad essere ridondante con le spiegazioni e
le ripetizioni, un po' troppo superlativa con le descrizioni fisiche.
Un libro che non ho trovato così esaltante come viene
presentato, ma che alla fin fine mi ha incuriosito. Più che altro mi
incuriosiscono le storie di due futuri protagonisti e anche la trama più ampia.
Voglio sapere cosa accade quando tutti han trovato questa fantomatica anima
gemella e voglio conoscere un po' meglio gli altri 3 fratelli. Il fatto che
Uriel sia sgradito, non vuol dire che anche gli altri lo siano. Magari trovo un
angelo di mio gusto. L'ho trovato tranquillo e rilassante, senza troppo
impegno, neanche a livello emotivo. Un bel libro. Spero che i prossimi non
siano ripetitivi.
"La notte degli angeli caduti" è il primo libro
della serie "The Lost Angel", ma pur appartenendo a una saga potrebbe
benissimo essere considerato un libro autoconclusivo.
Grazie a tutti, un bacio.
-Mikaela
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