recensione film

The Last Witch Hunter - L'ultimo cacciatore di streghe 

genere: azione, fantastico, avventura

Chi pensa che le streghe siano ormai un amaro ricordo si sbaglia di grosso, infatti queste vivono ancora tra noi con lo scopo  di scatenare orrore e distruzione sulla Terra. In passato diversi cacciatori di streghe hanno combattuto per sconfiggere definitivamente le streghe, compreso il valoroso e coraggioso guerriero Kaulder che era riuscito ad uccidere la Regina delle streghe, decimando anche i suoi fedeli seguaci. Prima di morire, la perfida Regina era riuscita nel suo intento, ovvero maledire per l'eternità Kaulder, allontanandolo per sempre dalla moglie e dalla figlia. Oggi Kaulder è più agguerrito che mai, il suo unico scopo è decimare per sempre la stirpe delle streghe e poter riabbracciare finalmente i suoi cari. Il prode guerriero è ancora all'oscuro dei fatti, infatti non sa ancora che la Regina delle streghe è tornata in vita per avere vendetta della sua morte. Inizierà così un'epica battaglia in cui si sfideranno il bene e il male per la salvezza del pianeta Terra.

Il cacciatore di streghe Vin Diesel, uccide la Regina delle incantatrici, che a sua volta, prima di morire, lo maledice con l’immortalità (nel suo passato c’è la chiave per neutralizzare il Male) Vin Diesel, dalla sua, sguazza in un’estetica da fantasy gotico con venature horror e atmosfere che ricordano vagamente quelle di Constantine (il fumetto, non la serie tv), poiché Kaulder agisce anche come una sorta di detective e la sua reputazione è ben nota nel mondo dell’occulto. È un personaggio solitario con caratteristiche da supereroe, capace di rigenerarsi come un Wolverine qualsiasi, e alla star di Fast & Furious calza a pennello. Però, anziché esprimere al massimo le potenzialità dell’eroe e dell’immaginario in cui è inserito, The Last Witch Hunter si trattiene – per intenderci, non è abbastanza “tamarro” -, e cade in una serie di stereotipi che avrebbe benissimo potuto evitare (è dai tempi de Il gladiatore che, quando il protagonista perde i suoi cari, immagina di riunirsi a loro in un campo di grano paradisiaco).
Angela