lunedì 31 agosto 2015

Recensione Libro

Titolo: Un diamante in cucina
Autore: Vanessa Mori
Pagine: 60
Prezzo: 2,49 (ebook)
Data di pubblicazione: 26 settembre 2014
Genere:Romantico
Editore: Rizzoli, Collana You Feel

 ''Asciuga il bordo dei piatti con una delicatezza magistrale, come un padre che prepara un figlio per una battaglia ed è consapevole che vincerla significherà non vederlo tornare.''




April Matthews ha un sogno nel cassetto della sua cucina: diventare una chef stellata.
Quando il destino ( una cara signora le dona tutta la sua immensa eredità) ,le offre l’opportunità di aprire lo Sky with Diamonds, un ristorante di lusso nel centro di Londra, tutto sembra realizzarsi come nelle fiabe. Ma il mondo della ristorazione non è solo inventiva e creatività, è fatto di critici tirannici, fornitori astuti e clienti insoddisfatti. Come sopravvivere a tutto questo?
Non le resta che affidarsi allo chef più dispotico e geniale del panorama gastronomico mondiale, Michael Maze, che, dopo un anno di traversie, è a sua volta in cerca del riscatto e della gloria perduta.
Tra fuochi e fiamme, stelle e diamanti, un pizzico di travestimenti, inganni e colpi di scena , quale sarà la ricetta giusta per non lasciarsi sfuggire l’amore?



 ''Le bugie sono come le ciliegie, una tira l'altra!''




Vero! La parola per definire questo romanzo è: vero.
Per me questo libro rispecchia la verità per noi chef, e per tutti coloro che hanno  avuto la splendida opportunità di lavorare nel settore enogastronomico.

April, sa fare bene il suo lavoro. Dopo un' infanzia e un'adolescenza difficili, aver studiato molto, e lavorato in tanti ristoranti importanti, ha  finalmente l'opportunità di aprire il suo bellissimo ristorante insieme a suo fratello gemello Peter, ma è molto preoccupata. Non sapendo come si gestisce un ristorante ad alto livello, cerca di assumere un bravissimo e famoso Chef internazionale, ormai dimenticato dalla società. Lo chef , è descritto con un carattere forte, autoritario e prepotente, ma è un genio in cucina ed ha una passione intensa, un po' come l'amato, e da alcuni odiato, Gordon Ramsay.                                                                  
April all'inizio vede in lui solo quel carattere che utilizza al lavoro, ma più avanti scopre che ha un cuore enorme, soprattutto per i suoi figli. Più avanti infatti nascerà un bel rapporto tra i due, si fidano l'uno dell'altra, ma April non dice tutta la verità, e si nasconde dietro una maschera di nome June, una delle chef che lavora in quella cucina, creando così un conflitto tra i due.
Il romanzo descrive alla perfezione lo stress e gli sforzi che si fanno in questa attività. Sono chef, mi sono diplomata l'anno scorso, e anche se sono giovane e nel settore non ho molta  esperienza, so cosa significa alzarsi la mattina presto per organizzare  e ordinare la merce, sistemarla, preparare i piatti e farli uscire perfetti!
So cosa si prova essere stanchi, per gli orari troppo pesanti; essere precisi, per far si che al cliente non manchi nulla e che gli piaccia l'arredamento della sala, il portamento dei camerieri, le portate, le musiche di sottofondo, le luci, la disposizione dei tavoli, i centro tavola, tutto.                               Essere preoccupati, sperando che il  cliente abbia gradito i nostri piatti; stare attenti, anche per una piccola distrazione possiamo fare del male, sia a noi che agli altri utilizzando attrezzature pericolose. Pensare al mare o alle piscine con acqua fresca, perché il caldo in cucina con tutti quei  fornelli accesi è soffocante; essere stanchi psicologicamente, perché lo Chef ci incita, capita anche in tono cattivo, ad essere bravi, veloci, determinati, passionali, precisi, testardi, e  che tutto deve risultare perfetto. Essere insultati, ma non perché siamo persone maleducate o cattive, o per il puro divertimento dello chef a metterci in imbarazzo o in cattiva luce verso tutta la partita, ma perché se uno sbaglia lo chef lo corregge, anche arrabbiato,  anche a dirgliene di santa ragione, e se serve fargli prendere una boccata d'aria, ma lo incita a fare di meglio, di più, per lui e per i clienti che gusteranno il nostro lavoro finito. Ci incita a credere in noi stessi, ai nostri sensi ed a trasportarli ai clienti con i nostri piatti. Essere  soddisfatti quando i piatti ritornano vuoti dalla sala. Queste sono tutte le emozioni che circondano un ristorante in piena attività, e Vanessa Mori le ha descritte in pieno, descrivendo anche la bravissima e determinata April come una vera e propria chef che si rispetti.

''Con un cenno dello chef, il personale prende posizione ed inizia a lavorare in perfetta sintonia come un 'orchestra.''

Adoro questo libro; mi piace , non solo per la storia che è ricca di colpi di scena , ironica ed accattivante, ma soprattutto perché so cosa si prova lavorando in una cucina di un ristorante.
I miei più sinceri complimenti Vanessa!



-Mikaela



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